Black Friday e ecologia. Come funzionano e quanto ci costano i saldi folli?
Come è nato il BF?
Il Black Friday è una enorme svendita nata in America nel 1924 nei grandi magazzini Macy's. Si svolge nell'ultima settimana di Novembre e segna l'inizio degli acquisti natalizi. In Italia è arrivato grazie ad Amazon, solo da 5 o 6 anni. Visto il grandissimo successo, tutti i principali siti di e-commerce lo hanno adottato e da un paio di anni anche tantissimi negozi fisici.
Di che cifre parliamo?
Il Politecnico di Milano parla di 3mila miliardi di euro di giro d'affari globale, di cui 4 miliardi sono in Italia. La maggior parte degli acquisti è online e riguarda elettrodomestici, tecnologia e regali di Natale. La spesa media massima per acquirente si aggira sui 300 euro.
Come impatta sull'ambiente?
TRASPORTO
Tutti i pacchi vengono consegnati a domicilio con dei furgoni. Nei giorni di picco del BF dai magazzini parte un furgone ogni 90 secondi circa. I furgoni sono oltre il 12% del traffico cittadino, i gas di scarico contribuiscono a inquinare l'aria e a innalzare le temperature.
Il BF inglese nel 2018 ha previsto l'uso di 82mila furgoni in contemporanea.
IMBALLAGGIO
Tutto ciò che viene spedito, va imballato. Con le spedizioni online, oltre al normale imballaggio di ogni prodotto, bisogna considerare pluriball, carta, scatolone, scotch, eventuali fascette o buste: un vero e proprio mare di rifiuti.
Greenpeace ha dichiarato che il BF genera il più grande volume di rifiuti dell’anno.
SUPERFLUO
La corsa ai ribassi fa ovviamente venire voglia di comprare anche molte cose non necessarie. Spesso si tratta di giocattoli, elettrodomestici e prodotti tecnologici: oggetti in plastica, con confezioni di plastica e spesso rifiuti speciali RAEE che mettono a dura prova il nostro sistema di smaltimento già non ottimale.
Come impatta sui lavoratori?
Il BF porta un picco di lavoro pre-natalizio molto alto, gli impatti sociali sono vari:
moltissime persone assunte a breve termine per fronteggiare il carico di lavoro in magazzini e consegne;
lavoro dei corrieri aumentato fino all'800%* giornaliero con conseguente pressione psicologica;
maggiore distrazione alla guida e pericolo per la sicurezza stradale a causa della fretta dei corrieri.
Fonte: Uiltrasporti Piemonte
E i piccoli commercianti?
I grandi colossi riescono a proporre sconti altissimi grazie alla capacità di magazzino e di contrattazione che hanno con i produttori. Per i piccoli commercianti però è differente:
chi ha una capacità di smercio piccola, scontando al 70% gli articoli, ci rimette di tasca propria
è una una buona occasione per liberarsi di fondi o eccedenze e acquisire nuovi clienti
assorbe tutta la capacità di spesa dei clienti nel periodo prenatalizio e nessuno spende nelle settimane successive
costringe a una logica di larga scala con consegne velocissime e gratuite totalmente insostenibili da piccole attività locali.
Cosa possiamo fare?
Come clienti, abbiamo sempre modo di fare una scelta e decidere a chi destinare i nostri soldi. Possiamo affrontare responsabilmente il BF con qualche abile mossa:
diamo fiducia ad aziende che pagano le tasse in Italia
sosteniamo chi fa piccola imprenditoria e anima le nostre città
sosteniamo i piccoli artigiani che si fanno strada online con prodotti unici e creativi
se ci serve qualcosa in super svendita, come un elettrodomestico, limitiamoci a quell'acquisto evitando il superfluo.
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Un abbraccio, Anna