I vegani mangiano il miele? Cerchiamo di capirlo insieme

Il miele è una sostanza prodotta dalle api a base di pollini e melata (sostanza che deriva dalla linfa delle piante).

Le api normalmente si nutrono di nettare dei fiori ma, per far fronte alle stagioni più fredde o alle giornate di brutto tempo, lo immagazzinano nell'alveare sotto forma di miele che sarà a tutti gli effetti la loro scorta di cibo invernale.

Com’è fatto il miele?

Le api di almeno 21 giorni diventano bottinatrici ovvero escono dall'alveare e vanno a raccogliere il nettare (bottino). Lo portano indietro e lo consegnano alle api immagazzinatrici e alle api ventilatrici che eseguono una serie di lavorazioni per arricchire e concentrare la sostanza per creare il miele. Infine lo passano alle api produttrici di cera che lo mettono in una cella e la sigillano con la cera per preservarne la conservazione.

Il miele è vegano?

Trattandosi di un prodotto creato dagli animali e essenziale alla loro vita, il miele non si può considerare vegano. Come ogni alimento che arriva in tavola, anche il miele può essere biologico oppure da apicoltura intensiva ma resta sempre un prodotto di origine animale quindi non vegano.

Che male fa?

Seppur dall'aspetto molto innocuo, l'apicoltura può essere molto cruenta: in quella intensiva si ricorre a pratiche come inseminazione forzosa dell'ape regina (l'unica che depone uova), taglio delle ali per non farla sciamare altrove, scambio del miele con sostanze zuccherine sostitutive che non sono abbastanza nutritive per le api e le fanno ammalare (e molto altro).

E il miele bio?

A differenza dell'apicoltura intensiva, quella biologica segue una serie di protocolli meno invasivi per gli animali. Le api si nutrono solo di miele e l'intervento umano è previsto solo in casi eccezionali per salvaguardare la salute dell'arnia o dell'alveare. Inoltre le api pascolano su terreni coltivati biologicamente.

Le api soffrono lo stesso?

Le api hanno un sistema nervoso complesso, quindi soffrono come tanti altri animali. In Italia, fortunatamente, l'apicoltura è praticata principalmente in modo bio e artigianale e molti apicoltori si occupano di procurare alle api ricovero e cure e vegliare sul loro sviluppo, raccogliendo in cambio spesso solo l'eccesso di miele che cola via dalle arnie.

Nonostante questo ci sono alcune pratiche molto diffuse come l'affumicazione che interferiscono con la salute e la vita delle api.

Come aiutare le api?

Le api sono fondamentali per la biodiversità, garantiscono infatti l'impollinazione di moltissime piante e favoriscono la biodiversità. Purtroppo sono a rischio estinzione a causa dell'uso massivo di pesticidi e dei cambiamenti climatici.

Possiamo aiutarle piantando fiori sui nostri balconi, adottando alveari a distanza ed evitando di consumare il miele che è indispensabile per loro ma non per noi!

E se mi va il miele?

Il miele è buonissimo ed è normale voler mantenere quel gusto nella nostra alimentazione. Fortunatamente esistono ottime alternative dal sapore somigliante: malto d'orzo (simile al miele di castagno), sciroppo d'acero, miele di tarassaco, sciroppo d'agave o di datteri. Oppure puoi provare con la mia ricetta!

 

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Un abbraccio, Anna

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